Family Ferussaciidae
 
Cecilioides (Cecilioides) Férussac, 1814
 
  Cecilioides (Cecilioides) acicula (O.F. Müller, 1774) (N, S, Si, Sa)
  Cecilioides (Cecilioides) janii (De Betta & Martinati, 1855) (N, S, Sa) (*)
 
Hohenwartiana Bourguignat, 1864
 
  Hohenwartiana aradasiana (Benoit, 1862) (Si) [E] (*)
  Hohenwartiana hohenwarti (Rossmässler, 1839) (N, S, Si, Sa)
 
Ferussacia (Ferussacia) Risso, 1826
 
  Ferussacia (Ferussacia) folliculus (Gmelin, 1791) (N, S, Si, Sa) (*)
 
Ferussacia (Pegea) Risso, 1826
 
  Ferussacia (Pegea) carnea (Risso, 1826) (S, Si) (*)
 
 
Note
 
Cecilioides (Cecilioides): L'attuale assetto tassonomico delle Cecilioides italiane deriva da due lavori di Giusti (1973 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 2: 423-576; 1976 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 5: 99-355) il quale, dopo l'esame di numerosi esemplari (compresi i sintipi e/o topotipi di Achatina bourguignatiana Benoit, 1862, Achatina petitiana Benoit, 1862 e Acicula lauta Paulucci, 1886), conservati nelle collezioni De Betta, Del Prete, Monterosato e Paulucci, ha convalidato soltanto due specie: Cecilioides acicula (O.F. Müller, 1774) e C. janii (De Betta & Martinati, 1855), proponendo di ricondurre a C. acicula molte delle entità descritte per la fauna italiana. Nonostante che le conclusioni di Giusti (1973, 1976) non siano mai state formalmente contestate, la maggior parte degli autori tende ad accettare anche altre entità (cf. Zilch, 1973 - Arch. Molluskenkd., 103: 99-152; Kerney et al, 1983 - Die Landschnecken Nord- und Mitteleuropas, 384 pp.; Falkner, 1990 - Weichtiere. Europäische Meeres- und Binnenmollusken: 112-273). In particolare, per la fauna italiana vengono convalidate, oltre a C. acicula e C. janii, anche Cecilioides actoniana (Benoit, 1862) e C. petitiana (Benoit, 1862). Al fine di chiarire lo stato di questi ed altri taxa sono necessarie ulteriori indagini, basate su caratteri anatomici ed elettroforetici, che permettano di raccogliere dati più significativi. Beckmann (1987 - Heldia, 1 (Sonderheft): 1-38) e Falkner (1990) emendano il nome specifico di alcune specie di Cecilioides assumendo che, in accordo agli "Examples" per l'Art. 30(b) dell'ICZN (1985), i: "names [of the genus group] ending in [...], oides, are substantivated adjectives and are masculine". Poiché Cecilioides è inserito nella Official List of the Generic Names in Zoology, come femminile, un parere fu richiesto al Dr. P. Tubbs (Secretary of the International Commission on Zoological Nomenclature), il quale (com. pers., 23.10.92) replicò che "this is really a non sequitur, and the gender should be determined by the noun part of the compound word and not by the adjectival ending oides (which refers to likeness or similarity) [...] The "Examples" are not part of the legislative text of the Code [...] Cecilioides is in the Official List as feminine, and this should be retained if it accords with usage".
Cecilioides (Cecilioides) janii: Il "correct original spelling" del nome specifico è "janii", non "jani" (cf. De Betta & Martinati, 1855: 59). Seppur basato su "Jan", "janii" è disponibile (ICZN, 1985: Art. 31a(i)); "jani" costituisce, invece, un "incorrect subsequent spelling" (ICZN, 1985: Art. 33d). Anche se il nome Achatina janii è stato introdotto da De Betta & Martinati (1855) in modo condizionale, ciò non pregiudica la sua disponibilità (ICZN, 1985: Art. 15).
Ferussacia (Ferussacia): Sebbene ripreso dal Nomenclator Zoologicus (2: 405) e da Zilch (1959-60 - Handb. Paläozool., 6: 834 pp.), Ferrussacia è un "incorrect original spelling", in quanto il nome è chiaramente basato su J. B. D'Audebard Baron de Férussac. A riprova di ciò è il nome volgare scritto sulla stessa riga, cioè "Férussacie".
Ferussacia (Ferussacia) folliculus: A N, presente con certezza solo in Liguria occidentale. Secondo Zangheri (1969 - Mus. civ. Stor. nat. Verona Mem. f.s., 1 (4): 1415-1693) sarebbe presente anche in Romagna, ma il dato è da controllare.
Ferussacia (Pegea) carnea: Distribuzione limitata, a S, all'Isola di Pianosa (Arcipelago Toscano) ed in Sicilia alle Isole Eolie. Probabilmente importata dal Nord Africa.
Hohenwartiana aradasiana: La denominazione specifica rimane da verificare, in quanto l'uso di questo nome si basa sullo studio di materiali non topotipici (cf. Giusti, . 1973 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 2: 423-576).

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